DAL “PARADISO” ALL’ INFERNO”

L’Italia è uno dei più belli paesaggi del mondo. Migliaia di km di splendide spiagge marine, laghi lussureggianti, montagne e colline che offrono orizzonti stupendi, un terreno agricolo che produce praticamente di tutto. L’elenco di questo “ben di Dio” potrebbe continuare a lungo.

Non a caso l’Italia, da tempi immemorabili, è considerata , ( ma ancora per quanto?), la meta preferita di tutti i popoli del mondo. Nonostante che nella” fertile mezzaluna”, Egitto, Mesopotàmia, Grecia,ecc, vi fossero delle civiltà molto evolute, (mentre l’Italia si trovava ancora nelle preistoria), parte di quelle popolazioni, abbandonarono le loro terre per venire nelle nostre zone.

Vi sono buone ragioni per credere che la biblica “ Terra Promessa” fosse l’Italia. Non a caso nonostante che Cristo sia nato in Palestina, il centro della cristianità è diventata Roma. Il nostro territorio era giustamente considerato il paradiso terrestre.

Non deve perciò sorprendere se questa terra “paradisiaca” ha dato i natali ai più grandi geni della terra, Leonardo da Vinci, Michelangelo, ecc.

L’Italia detiene, forse immeritatamente, il 70 per cento delle antichità archeologiche ed artistiche del mondo antico, conseguentemente saremmo una delle pochissime nazioni, forse l’unica, che potrebbe vivere benissimo solo col turismo e l’agricoltura, cioè senza le grandi fabbriche. 

Anzi saremmo sicuramente la nazione più ricca, invece ci troviamo sull’orlo del fallimento. Purtroppo i nostri governanti hanno voluto fare dell’Italia, l’ottava potenza industriale del mondo.

“Grazie” a questa scelta scellerata, l’inquinamento sta distruggendo molto di quello che giustamente è considerato, Patrimonio dell’Umanità. Non possiamo guardare come ci siamo ridotti, senza essere investiti da una profonda angoscia.

Eppure, anche grazie all’intraprendenza di gran parte degli italiani, vi erano le premesse per far si che l’Italia fosse la nazione più invidiata. Come è noto, pur con tutti i suoi difetti, l’italiano ama anche darsi da fare, poche sono le nazioni che hanno tanti piccoli imprenditori: imprenditori turistici, artigianali, agricoli, come l’Italia, la maggior parte del benessere italiano è stato creato da loro.

Le regioni ricche d’Italia non lo sono grazie al colore politico delle varie giunte regionali, ma lo sono grazie all’alto numero di questi piccoli imprenditori,

Come è noto, nonostante che vi siano persone non convinte, chi lavora in proprio, lavora per se stesso, ma lavora anche per gli altri. Quelli che lavorano in proprio, non hanno grandi pretese, chiedono solo di poter lavorare in pace. 

Lavorare in pace significa levare lacci e laccioli che intralciano le varie iniziative, perciò compito delle istituzioni sarebbe quello di eliminare la burocrazia , una burocrazia resa asfissiante dai nostri politicanti in quanto, grazie a concorsi, spesso fasulli, sono stati messi in posti importanti anche qualche incompetente.

Se si sfruttassero le sopra accennate potenzialità, territoriali ed umane, che l’Italia può offrire, molti ministeri sarebbero superflui. Tre sarebbero i ministeri più importanti, quello del turismo, quello dell'agricoltura e quello dei beni culturali, tutti gli altri ministeri potrebbero lavorare, e nessuno se ne accorgerebbe, anche solo a giorni alterni.

Purtroppo l’unico ministero che lavora a tempo pieno, è quello che riguarda il fisco, ma si distingue per incapacità, moltissime sono ancora le persone e società sconosciute al fisco, e moltissimi sono i lavoratori autonomi che saranno costretti a chiudere per tasse. 

Sarebbe lungo l’elenco dei “guasti” creati dalla scelta “potenza industriale”, di non facili soluzioni, ricordiamone due: disoccupazione e salute. Un esempio per mettere in evidenza il “problema”, se una fabbrica inquina con gravissimi danni alla salute, sia di chi lavora sia di chi vive nei dintorni, che si fa? 

Qualsiasi scelta sarà “sbagliata”infatti  se verrà chiusa giustamente si lamenteranno quelli che perdono il lavoro, se non verrà chiusa, giustamente si lamenteranno quelli che hanno perso la salute. Per accontentare tutti sarà “promesso” che sarà eliminato l’inquinamento, gli interessati si preparino ad una grande illusione.

Non mancheranno conflitti sociali, ebbene se il turismo fosse stato “privilegiato” molti “disagi” potevano essere risparmiati. Purtroppo il “dado” è tratto!! 

Ironia della sorte, l’Italia era un paradiso, ora è diventato un inferno...

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